PEI e PDP

Questi due documenti di programmazione sono fondamentali in caso di alunni BES e DSA, saranno gli insegnanti insieme alla famiglia a compilarli e utilizzarli durante l’anno scolastico. 

Numerose sono differenze tra PEI e PDP, la principale è che sono documenti diversi destinati ad alunni con problematiche diverse. 

Cosa è il PEI

Il PEI è il Piano Educativo Individualizzato, è redatto all’ inizio anno scolastico con l’obiettivo di garantire l’integrazione scolastica agli alunni con disabilità certificata (Legge 104/92).

Nel PEI è descritta la programmazione delle attività scolastiche ed educative utili per raggiungere gli obiettivi per lo studente con disabilità, in esso sono inserite anche le metodologie, i materiali e i criteri di valutazione. 

Il PEI è un documento che fa “da cerniera” fra i bisogni dello studente e il programma della classe, ma non è solo un progetto didattico è “un progetto di vita”, nel quale vengono descritti anche tutti gli interventi finalizzati all’integrazione sociale dell’alunno.

Chi firma il PEI 

Il Piano Educativo Individualizzato deve essere firmato da tutti i soggetti che hanno partecipato alla stesura di quest’ ultimo e quindi saranno la scuola, i servizi socio-sanitari e la famiglia a firmare il documento

Cosa è il PDP

Il PDP è il Piano Didattico Personalizzato e si compila: 

  1. Con gli alunni con certificazione di diagnosi di DSA (disturbi specifici dell’apprendimento: dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia), la legge di riferimento è la Legge 170/2010.
  2. Con gli alunni BES non certificati (alunni con Bisogni Educativi Speciali di natura psicologica, comportamentale, emotiva, es. ADHD, disturbi del linguaggio, borderline cognitivo, disturbo della coordinazione motoria etc…), la direttiva ministeriale di riferimento è del 27/12/2012
  3. Con gli alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale (alunni con scarsa conoscenza della lingua italiana, con problemi derivanti dalla famiglia o dal contesto sociale), la direttiva ministeriale di riferimento è del 27/12/2012

Solo nel caso dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento la scuola ha l’obbligo di stilare il PDP, nel caso degli altri Disturbi Evolutivi e degli studenti in situazioni di svantaggio la scuola può decidere se stilare il PDP o meno, andando però a motivare la scelta. 

All’interno del PDP saranno precisate le strategie metodologiche- didattiche più adatte per l’alunno e quindi saranno inseriti gli strumenti compensativi e dispensativi che tengano conto dei tempi, della produzione e della comprensione delle consegne del singolo studente. 

Chi firma il PDP

Il Piano Didattico Personalizzato è firmato dal dirigente scolastico, dai docenti e dalla famiglia. 

 

 

In conclusione è importante che entrambi i documenti siano redatti nei primi mesi dell’anno scolastico, al fine di organizzare al meglio la didattica dello studente, rendendola inclusiva e soprattutto più vicina alle loro necessità