• Disturbi di Apprendimento

Disturbi Specifici dell’apprendimento

Cosa sono e come riconoscerli

I DSA sono dei disturbi del neurosviluppo con insorgenza in età evolutiva che interessano le principali abilità strumentali di lettura, scrittura e calcolo. Per questo motivo sono detti Specifici; presentano un quadro sintomatico circoscritto, che non è riconducibile ad una disabilità intellettiva o ad un altro disturbo più pervasivo. In altre parole, i bambini con un DSA non hanno alcun problema cognitivo, tant’è che possono avere anche un QI superiore alla norma.

Il Manuale dei Disturbi DSM-V riconosce 4 diversi DSA: Dislessia, Discalculia, Disgrafia e Disortografia.

DISLESSIA

La DISLESSIA o DISTURBO SPECIFICO DELLA LETTURA compromette il completo sviluppo del modulo di lettura, rendendo difficoltosa la decodifica del testo. In particolare, invalida la velocità di lettura e l’accuratezza.

Quali sono i segnali della dislessia?

I segnali che ci aiutano nel riconoscimento sono: la difficoltà di comprendere ciò che viene letto, ma si preserva la comprensione del testo se questo viene acquisito per via uditiva. Ulteriore difficoltà nel fare lo spelling delle parole (es: ippopotamo / ipotatamo) e lettura imprecisa, lenta o faticosa per esempio a volte si tira a indovinare le parole ( se la parola è “improbabile” il bambino dice “importante” come se avesse letto solo “imp” e avesse scelto a caso la parte finale) o la pronuncia è difficoltosa.

DISORTOGRAFIA

La DISORTOGRAFIA o DISTURBO SPECIFICO DELL’ORTOGRAFIA che interessa la scrittura, caratterizzato dal mancato rispetto delle regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto

Quali sono i segnali della disortografia?

Riscontrabili in questo disturbo sono gli errori fonologici e non fonologici.

Gli errori fonologici ci indicano una difficoltà nel far corrispondere il suono al segno che si manifesta nella sostituzione di lettere simili (scrivere la lettera t al posto della d o b al posto di v), nell’aggiunta o mancanza di lettere o sillabe e nell’inversione delle lettere all’interno della parola (tentacolo / tencotalo).

Gli errori non fonologici invece sono le omissioni o l’aggiunta di grafemi (ho -verbo avere- senza H oppure a con l’H quando non necessaria), confondere le lettere (come la q al posto della c), sbagliare a scrivere le doppie e fondere o dividere le parole (tutto a posto scritto tuttoapposto, lavoro scritto la voro).

DISCALCULIA

La DISCALCULIA o DISTURBO SPECIFICO DEL CALCOLO è percepita come una difficoltà specifica inerente all’area dell’apprendimento per la matematica, o più esattamente, per l’aritmetica, sia per quanto riguarda l’intelligenza numerica di base, sia in quella delle procedure esecutive e del calcolo.

Quali sono i segnali della discalculia?

Le difficoltà che riscontrano le persone discalculiche sono: riconoscere piccole quantità in modo immediato e accurato, capacità di riconoscere l’ordine crescente o decrescente, saper comparare i numeri (es: quale numero è più grande tra 7 e 9), fare calcoli a mente, infatti molti utilizzano le dita anche per calcoli semplici, che hanno comunque difficoltà a risolvere.

Anche leggere e scrivere i numeri comporta problemi: si confondono i numeri, vengono scritti al contrario (esempio il 6 per il 9 e viceversa, o inverte le cifre 58/85) e incolonnare i numeri non è agevole. Persino la memorizzare delle tabelline risulta complessa e a volte fallimentare (ma è proprio per questo che vengono utilizzati gli strumenti compensativi).

DISGRAFIA

La DISGRAFIA o DISTURBO SPECIFICO DELLA SCRITTURA compromette, invece, le abilità motorie della scrittura, visibili nella difficoltà di riprodurre graficamente segni numerici o alfabetici.

Quali sono i segnali della disgrafia?

I segnali di una difficoltà nella scrittura sono: una posizione scorretta del corpo, l’impugnatura disfunzionale della penna (come quella a “morso” e quella a “mantide”), la difficoltà nell’usare lo spazio a disposizione (ad esempio lascia uno spazio eccessivo tra una parole e un’altra e utilizza una riga per scrivere quattro parole), una pressione sul foglio troppo debole o troppo forte, l’unione dei grafemi (la scrittura non è fluida e si intrecciano due lettere insieme), difficoltà nel copiare frasi o parole, e ritmo di scrittura incostante.

Impugnatura a mantide

Impugnatura a mantide

Impugnatura a morso

Impugnatura a morso

Iter Diagnostico

Come muoversi

Il processo diagnostico in caso di sospetto di DSA può avvenire a seguito di una segnalazione da parte della scuola, nella quale gli insegnanti evidenziano delle difficoltà residue, nonostante gli interventi di potenziamento didattico-educativo svolti a scuola: si parla in questo caso di resistenza al potenziamento.

I genitori possono rivolgersi al servizio di Neuropsichiatria Infantile di riferimento per una valutazione diagnostica, oppure contattare i centri specializzati per velocizzare l’iter.

Le linee guida indicano come tempistiche per l’indagine diagnostica la fine del primo quadrimestre della seconda classe della scuola primaria per i DSA, fatta eccezione per la discalculia dove solo a partire dal secondo quadrimestre della terza primaria è possibile intervenire.

Come funziona l’iter diagnostico

Prima di iniziare la valutazione, lo specialista durante il primo incontro indagherà le difficoltà riferite da parte degli insegnanti e/o dei genitori attraverso: 

l’Anamnesi ovvero la raccolta di informazioni a scopo diagnostico, di tutte le notizie riguardanti la famiglia e il bambino, viene fatta generalmente tramite una intervista ai genitori.

In seguito il bambino sarà sottoposto a una serie di test per valutare:

  • livello cognitivo generale (test di intelligenza)
  • abilità scolastiche
  • funzioni cognitive di base come attenzione, memoria, prassie
  • valutazione neuropsichiatrica per escludere la presenza di patologie che possono essere la causa del disturbo
  • valutazione logopedica per valutare i livelli linguistici finora raggiunti dal bambino

Di solito questi incontri occupano circa un paio di ore ciascuno. 

A conclusione dell’iter verrà fatto un incontro in cui sarà rilasciata una relazione scritta, che contiene i risultati dei test, la diagnosi e le indicazioni con le strategie da adottare per aiutare il bambino nel percorso scolastico (strumenti compensativi e dispensativi). 

Dopo aver ottenuto la certificazione la famiglia potrà consegnarla alla segreteria della propria scuola.

Una volta che la scuola ha acquisito la diagnosi può incontrare i genitori e l’equipe che ha redatto la certificazione per compilare insieme il Piano Didattico Personalizzato (PDP), che può essere in qualunque momento modificato e adattato alle necessità del bambino. 

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